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Climatizzazione casa: sei tecnologie a confronto

rinfrescare casa le tecnologie a disposizione

Quando le giornate iniziano a farsi più afose e le temperature iniziano a salire, tutti corrono ai ripari cercando una soluzione per climatizzare gli ambienti. La domanda che tutti si fanno è “come rinfrescare casa e spendere poco in bolletta?”.
La risposta giusta è: puntando su un impianto di climatizzazione efficiente e innovativo, che possa assicurarti il giusto benessere in casa con consumi ridotti.

Come scegliere il miglior impianto di climatizzazione?

Prima di addentrarci nell’argomento “come rinfrescare casa” e analizzare i sistemi di climatizzazione presenti sul mercato, vediamo quali sono le caratteristiche che non devono mancare in un impianto:

  • Efficienza energetica e bassi consumi
  • Praticità, come la possibilità di settare la modalità di funzionamento (auto, caldo, freddo, umidità, ventola) per ottenere il massimo comfort ricercato
  • Innovazione (es. controllo smart a distanza)
  • Silenziosità
  • Basse emissioni per la massima salvaguardia dell’ambiente
  • Design, perché l’impatto architettonico e la ricercatezza nei materiali sta diventando sempre più rilevante nella scelta

Rinfrescare casa: i sei sistemi di climatizzazione

1. Condizionatore

Il condizionatore è, senza dubbi, la tecnologia più nota e che viene subito alla mente quando si parla di raffrescamento estivo. In commercio ne esistono diverse tecnologie, ma sicuramente quelli con maggiore efficienza e da consigliare sono i condizionatori a tecnologia inverter, in grado di mantenere la temperatura costante mediante una modulazione della potenza del condizionatore, evitando continui avvii e spegnimenti. Silenziosi, versatili e con molteplici funzionalità, possono essere installati senza bisogno di interventi invasivi in qualsiasi tipo di abitazione. Nei modelli a pompa di calore puoi anche invertire il funzionamento e utilizzare il prodotto anche per riscaldare gli ambienti di casa.

A seconda delle dimensioni dell’ambiente da rinfrescare è necessario scegliere un condizionatore della potenza adeguata (espressa in BTU/h o in kW), che possa garantire il massimo comfort senza incrementare i consumi (e le bollette).

Per dimensionare correttamente l’impianto, oltre ai volumi da raffrescare è bene tenere in considerazione anche altri fattori, come:

  1. L’isolamento termico
  2. Le caratteristiche degli infissi
  3. Il numero di finestre presenti
  4. L’esposizione Nord, Sud, Ovest, Est della stanza

Per non sbagliare, chiedi la consulenza di un professionista, come i tecnici qualificati Effeci Impianti.

Prima di acquistare un condizionatore, leggi bene l’etichetta energetica. Oltre alla classe energetica (A++ o superiore), controlla anche gli indici di prestazione SEER (per il raffrescamento) e SCOP (per il riscaldamento). Più alto è il loro valore, maggiore sarà la garanzia di installare in casa un climatizzatore davvero efficiente. Verifica poi il consumo stagionale di energia (in kWh/anno) e il livello di rumorosità espresso in dB (decibel). Sono due parametri importanti, che ti permettono di identificare subito quali sono i migliori condizionatori.

2. Pompa di calore

La pompa di calore è uno dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento alternativi più performanti ed ecologici. Alimentata con energia elettrica, il generatore trasferisce l’energia termica presente naturalmente nelll’aria (nel caso delle pompe di calore aria-acqua), acqua o terreno (nel caso delle pompe di calore geotermiche) negli ambienti della casa.

I modelli di pompa di calore reversibili possono funzionare anche per la climatizzazione estiva, invertendo il ciclo di funzionamento e trasferendo all’esterno il calore in eccesso accumulato nell’abitazione.

Hai una casa molto grande, disposta su più piani, e vuoi sfruttare una tecnologia innovativa che può offrirti il gusto equilibrio tra costo, spazio ed efficienza? Puoi optare per un sistema VRF a flusso orizzontale. Questi apparecchi rappresentano un’evoluzione delle tradizionali pompe di calore e sono in grado di soddisfare le esigenze energetiche di abitazioni medio-grandi, ma anche di negozi, uffici e palazzi, con soluzioni salvaspazio e modulari.

3. Raffrescamento a Pavimento

Il raffrescamento a pavimento è una valida alternativa ai climatizzatori ad aria, capace di garantire allo stesso tempo temperature confortevoli e un grande risparmio di energia.

Il funzionamento di un impianto di raffrescamento a pavimento è per irraggiamento: all’interno delle serpentine posate sotto il pavimento viene fatta scorrere acqua refrigerata alla temperatura di 15-18°C. Questo corpo freddo assorbe il calore del corpo caldo (l’aria presente nell’ambiente) abbassando la temperatura fino al livello desiderato.

Trattandosi di sistemi con un’inerzia elevata, però, vanno progettati con attenzione. Se ti serve un impianto che rinfreschi la casa in poco tempo, forse il raffrescamento a pavimento non è la soluzione più efficiente per la tua abitazione.

4. Ventilatore

Pur essendo disponibili in diverse tipologie (a soffitto, a piantana, a torre o da appoggio, con nebulizzatore dell’acqua integrato o senza pale), i ventilatori in realtà non sono dei veri e propri sistemi di raffrescamento dell’aria. Quello che fanno è solamente favorire l’evaporazione dell’umidità dalla pelle, creando correnti d’aria che generano un benessere temporaneo.

Se utilizzi un ventilatore non puoi impostare la temperatura che vuoi raggiungere, come invece succede con i condizionatori: appena li spegni la sensazione di freschezza si interrompe e, soprattutto nelle giornate più torride, l’umidità e il caldo tornano a farsi sentire.

Questi apparecchi vanno scelti attentamente, non solo in base ai risultati che desideri ottenere, ma anche in base all’ingombro e alla rumorosità.

5. Raffrescamento evaporativo

Il raffrescamento evaporativo sfrutta un principio di raffreddamento naturale per raffrescare l’aria. Diversamente dal climatizzatore, in cui scorre un gas refrigerante capace di trasferire in modo ottimale il calore, nei sistemi di raffrescamento evaporativo l’aria aspirata dall’ambiente viene fatta passare attraverso un filtro costantemente bagnato. In questo modo si abbassa la temperatura dell’aria e aumenta la sensazione di benessere.

Questa soluzione, però, è particolarmente indicata per gli ambienti aperti, ad esempio i capannoni industriali, dove c’è un continuo ricircolo d’aria. Negli ambienti chiusi, come ad esempio una casa, gli impianti di raffrescamento evaporativo risultano particolarmente svantaggiosi in quanto l’acqua che assorbe il calore, evaporando genera umidità. Invece che migliorare il grado di comfort, ciò non fa altro che aumentare il calore percepito sulla pelle. Senza dimenticare che in un ambiente umido è più facile che si sviluppino muffe e batteri.

6. Solar cooling

Quando parliamo di solar cooling facciamo riferimento a una tipologia di raffrescamento ottenuto attraverso il calore prodotto dal solare termico.

Il solar cooling nasce, per l’appunto, dall’abbinamento di un sistema solare termico con un impianto frigorifero ad assorbimento.

I collettori solari raccolgono l’energia termica e la immagazzinano nel fluido che, scorrendo nella macchina frigorifera, genera acqua refrigerata che puoi utilizzare per il raffrescamento estivo.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia entro il 2050 il solar cooling coprirà il 17% della domanda mondiale di freddo. In realtà si tratta di una tecnologia ancora poco diffusa in Italia, soprattutto in ambito residenziale, a causa dei costi davvero onerosi da sostenere.

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