Con l’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature, in molte case e uffici è forte la tentazione di azionare i condizionatori d’aria. Prima di farlo, però, è necessario assicurarsi di aver eseguito una corretta pulizia del condizionatore. Si tratta di un’operazione fondamentale dopo svariati mesi di inattività. I filtri dei climatizzatori possono infatti essere ricettacolo di batteri. In più, una pulizia accurata dei condizionatori garantisce una maggiore efficienza dell’intero impianto stesso, evitando inutili sprechi di energia.
Come pulire il condizionatore dunque? Ecco una pratica guida.
1. Pulizia dei filtri
- Per prima cosa stacca la corrente elettrica, rimuovi il coperchio dello split del condizionatore seguendo le istruzioni contenute nel manuale (nella maggior parte dei casi, il coperchio si trova nella parte frontale del climatizzatore stesso). Una volta rimosso, si noterà il filtro dell’aria pieno di polvere.
- Estrai il filtro, prestando attenzione a non disperdere la polvere.
- Metti il filtro a terra e procedi con la pulizia mediante aspirapolvere, passando con cura la superficie di entrambi i lati. Per evitare di sporcare, posiziona un telo o uno straccio sotto il filtro.
- Riempi una bacinella con acqua e aceto e immergici il filtro. Puoi aggiungere anche del sapone di Marsiglia, seppur in piccola quantità per evitare che si formi la schiuma. Attendi un paio di ore affinché il filtro possa essere completamente sgrassato e sterilizzato.
- Il filtro andrà poi messo ad asciugare all’aria, lontano da fonti di calore eccessive (meglio evitare i raggi diretti del sole).
- Reinserisci nel condizionatore il filtro pulito e asciutto e rimonta il coperchio o chiudi lo sportello del climatizzatore.
Al fine di garantire un’aria sempre salubre, i climatizzatori più moderni sono dotati di filtri purificatori estraibili e facilmente lavabili. In più, ogni impianto è dotato di un’efficiente sezione frigorifera (con controllo basato su compressore e ventilatore esterno), in grado di mantenere elevato il rendimento stagionale del sistema.
2. Pulizia dell’unità esterna
Se raggiungibile, è bene pulire anche l’unità esterna del condizionatore. Dopo aver smontato la griglia di protezione, con un pennello rimuovi la polvere accumulatasi sulle pale. Se il condizionatore viene utilizzato solo per il raffrescamento estivo, durante i mesi di inutilizzo sarà utile proteggere l’unità esterna dagli agenti esterni (pioggia, neve, resine e sporcizia) coprendola con un telo.
3. Controllo gas refrigerante
Qualunque cambiamento di pressione, eventuali perdite o altri problemi possono diminuire l’efficienza dell’apparecchio. Il controllo del gas è fondamentale per verificare l’assenza di perdite di gas, non solo dannose per l’ambiente ma anche causa di spreco di energia elettrica, oppure se è il caso di aggiungere altro gas. Il controllo del gas refrigerante delle unità condensanti (esterne), come anche la sanificazione dei climatizzatori (da effettuare ogni due anni, in ossequio al d.lgs. 81/2008), sono operazioni che vanno per forza affidate a tecnici specializzati.
Tutte le operazioni di pulizia e manutenzione che abbiamo affrontato riguardano sia i condizionatori fissi che i condizionatori portatili e sarebbe auspicabile effettuarle anche a fine stagione, prima dei mesi freddi. Non sottovalutare le operazioni di pulizia che ti abbiamo appena indicato perché nei filtri e nelle altre componenti dei condizionatori possono annidarsi polveri, batteri, muffe, polvere e persino la legionella.