Tra il 15 ottobre ed il primo dicembre di ogni anno, a seconda della propria fascia climatica, nei comuni italiani si da il via all’accensione degli impianti centralizzati. Nello stesso periodo, in base alle temperature, si iniziano ad accendere anche quelli autonomi. E le bollette crescono. È possibile però tenere a freno i consumi senza ridurre il comfort abitativo. Per questo il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Enea hanno stilato un vademecum per un riscaldamento efficiente e conveniente.
Ecco di seguito 10 regole stilate sulla base delle indicazioni del vademecum:
- La manutenzione periodica degli impianti
È ritenuta la regola numero uno, sia per motivi di sicurezza sia per evitare sanzioni: un impianto ben regolato e ben manutenuto inquina e consuma di meno. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa non inferiore a 500 euro, in base a quanto stabilisce il DPR 74/2013. - Controlla la temperatura ambiente
Scaldare troppo la casa fa male alla salute e al portafogli: la normativa stabilisce una temperatura di 20 – 22 gradi, ma 19° sono spesso più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Ad aiutarci a ricordarlo è il risparmio: ogni grado abbassato si traduce in una diminuzione dei consumi del combustibile dal 5 al 10%. - Orario di accensione
Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. - Utilizza i cronotermostati
Sono dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa. Per un risparmio ancora più grande è meglio preferire i termostati smart. - Applica valvole termostatiche
Queste apparecchiature permettono di aprire, chiudere e regolare la circolazione dell’acqua calda nel singolo termosifone e consentono di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. - Installa pannelli riflettenti tra muro e termosifone
È un “trucco” semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore (tanto più nel caso in cui il termosifone sia verso una parete esterna). - Scherma le finestre la notte
Chiudere persiane e tapparelle o mettere tende pesanti permette di ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno. - Effettua un check-up alla propria casa
L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto primario: se la costruzione è risalente a prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre con nuovi modelli che disperdono meno calore, il beneficio può essere doppio: si riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire dei cosiddetti ecobonus. - Impianti di riscaldamento innovativi
Se l’impianto 15 o più anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a biomasse, le pompe di calore o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata da un impianto fotovoltaico. Per questi interventi si può usufruire degli ecobonus. - Evita ostacoli davanti e sopra i termosifoni
Mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. È inoltre rivolgere un’attenzione particolare durante i ricambi d’aria negli ambienti, è meglio far rinnovare l’aria in pochi minuti spalancando le finestre che tenerle socchiuse a lungo.